Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1929, XXVII.djvu/413

Da Wikisource.

IL NEGLIGENTE 405
Pasquino. Più non posso di cuor mirar colei.

Aureila. Tu sì, sei graziosetto.
Pasquino. Sì, quello è un bel visetto.
Se parlassi di cor...
Pasquino. Se vi degnaste...
Sarei per te.
Pasquino. Vostro sarei, m’impegno.
(Femmina indiavolata!)
Porporina. Oh core indegno!

Aurelia.
Pasquino.
a due

Allegri e contenti
     Ci amiam di buon core.
Più dolce è l’amore
     Novello nel sen.

Porporina. a due Che voglia mi vien
Filiberto. D’andarli a scannar.
Aurelia.
Pasquino.
a due

E vada il padrone,
E vada la serva,
A farsi squartar.

Filiberto.   Indegna! (ad Aurelia

  Briccone! (a Pasquino
a due   Si tratta così?

Aurelia. a due (Non v’è più rimedio, (a Pasquino
Pasquino. Già tutto sentì).
Porporina.   Con voi, sfacciatella, (ad Aurelia

  Mi voglio sfogar.
Aurelia.   Con te, birboncella, (a Porporina
  Non voglio gridar.

Filiberto. a due Fermate, tacete,
Pasquino. Non state a strillar.
Filiberto.   Indegno, briccone,

  Ti vuò bastonar.
Pasquino.   Non curo il padrone,
  Mi vuò vendicar.

Aurelia. a due Fermate, tacete,
Pasquino. Non state a strillar.