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520 ATTO SECONDO
Lisetta. Questo mi piace assai.

Bonafede.   Vien qua, Lisetta,
Dammi la tua manina.
Lisetta.   Oh signor no!
Bonafede. Perchè?
Lisetta.   Perchè non so
Se nel vostro operar vi sia tristizia.
Bonafede. Eh, qui tutto si fa senza malizia.
Lisetta. Quand’è così, prendete.
Bonafede. Oh cara mano!(la stringe
Lisetta. Piano, signore, piano.
Voi me l’avete stretta sì furioso,
Che mi parete alquanto malizioso.
Bonafede. Io sono innocentino,
Credi, Lisetta mia, come un bambino.
Lisetta. (Che caro bambinello!
Egli è tanto innocente, quanto è bello).
Bonafede. Che dite? ch’io son bello?
Lisetta.   Signor sì.
Quando lo dite voi, sarà così.
Lisetta. (E pazzo più che mai).
Bonafede.   Via, Lisettina,
Datemi un abbraccino...
Lisetta.   Oh questo no.
Bonafede. Senza malizia già v’abbraccerò.
Lisetta. Quando fosse così...
Bonafede.   Così sarà.
Lisetta. Non mi fido.
Bonafede.   Pietà.
Lisetta. Se pietà mi chiedete,
Malizioso voi siete.
Bonafede. Ah, malizia non ho.
Lisetta. Ma cos’è quel sospiro?
Bonafede.   Non lo so.
  Non aver di me sospetto,