Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1930, XXIX.djvu/102

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100 ATTO PRIMO
Lo stomaco con questa reficiate;

Su, bevetela presto, e voi cantate.
Pacchione. Signora, in verità...
Cavaliere.   Se mi permete...
Artimisia. Quel ch’io dico si fa, nè si ripette1.
  Bevete, se mi amate,
  Non ci pensate su.
  Per amor mio cantate.
  Non aspettate più.
Pacchione.   Ah pazienza! canterò.
Cavaliere.   Per piacervi, io beverò.
Pacchione.   Il misero augelletto
  Vede chi mangia il miglio,
  E nella gabbia stretto.
  Canta, digiuno ancor.

Artimisia.   Che vi par? non è bellina?
Cavaliere.   Bella inver, ma canta male;
  Se vi piace, io canterò.
Pacchione.   Egli canti, io beverò.
Artimisia.   Seguitate. Mi piacete.
  Terminate, via bevete;
  Che ambidue vi goderò.

Cavaliere. a due Che pazienza, che tormento!
Pacchione. Questo gusto? Signor no.
Artimisia.   V’è altro gusto? Signor no.

Pacchione.   Muore di fame il lupo;
  Vede mangiare, e freme...

Cavaliere.   Ma gli manca sino il fiato.
  Deh, lasciate...
Artimisia.   Signor no.
Pacchione.   Se l’amico s’è annoiato,
  Quegli avanzi...
Artimisia.   Signor no.

  1. Ripette è stampato nell’ed. Ferzo, in grazia della rima. Intendi: nè si replica. L’ed. Zatta corregge: e non si omette.