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Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1930, XXIX.djvu/209

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IL FILOSOFO DI CAMPAGNA 207
  No, non si trova,

  No, non si prova
  Più bella pace,
  Più caro ardor. (partono, ed entrano in casa

SCENA X.

Don Tritemio.

Diamine! Che ho sentito?

Di Lesbina il marito
Pare che Nardo sia.
Che la filosofia
Colle ragioni sue
Accordasse ad un uom sposarne due?
Quel che pensar non so;
All’uscio picchierò. Verranno fuori;
Scoprirò i tradimenti e i traditori.

SCENA ULTIMA.

La Lena e detto, poi Eugenia, poi Rinaldo, Nardo e Lesbina.

Lena. Chi è qui?

Tritemio.   Ditemi presto:
Cosa si fa là dentro?
Lena. Finito è l’istrumento:
Si fan due matrimoni.
Tra gli altri testimoni,
Che sono cinque o sei,
Se comanda venir, sarà anco lei.
Tritemio. Questi sposi quai son?
Lena.   La vostra figlia
Col cavalier Rinaldo.
Tritemio. Cospetto! mi vien caldo.