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252 ATTO SECONDO
Sempronio. E così? (a Lucindo

Lucindo. Francamente
Dirò che il cieco dio...
Volpino. Dirò che il petto mio...
Lucindo. Noi siam due disperati.
Volpino. Noi siam due poverini innamorati.
Sempronio. E venite da me? Cosa ho da farvi?
Lucindo. Signor, vengo a pregarvi...
Volpino. A domandarvi io sono...
Lucindo. La figlia in sposa.
Volpino.   E la pupilla in dono.
Sempronio. Ad ambi in una volta
Anch’io risponderò:
Signor no, signor no, signori no.
Lucindo. Ma perchè la negate?
Volpino. Perchè ci ributtate?
Sempronio. Ho altro per la testa.
Dico di no, la mia ragione è questa. (vuol partire
Lucindo. Sentite.
Sempronio.   Non ho tempo.
Lucindo.   Un bell’avviso
È venuto di Spagna.
Sempronio.   E che racconta?
Lucindo. È dalla Francia gionta
Una vaga novella.
Sempronio. Raccontatela presto. Oh, sarà bella.
Lucindo. Dicono che una figlia
D’un padre, che con essa
Usava tirannia,
Col proprio amante se n’è andata via.
Sempronio. In Spagna?
Lucindo.   Sì signore.
Sempronio.   Non mi piace:
È una brutta novella.
Volpino. Sentite questa, che sarà più bella