Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1930, XXIX.djvu/353

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IL POVERO SUPERBO 351
Pancrazio.   Quel tutto mi piace,

  Ma dubito ancor.
Lisetta.   Amatemi in pace,
  Lasciate il timor.
Pancrazio.   Quegli occhi son miei.
Lisetta.   Son vostri, si sa.
Pancrazio.   Quel core vorrei.
Lisetta.   Prendetelo, è qua.
Pancrazio.   Mio bel coricino,
  Ti voglio, carino,
  Deh vieni da me.
Lisetta.   Ma senza del core,
  Signore, - si more.
Pancrazio.   Vi dono il cuor mio.
Lisetta.   Ma questo dov’è?
Pancrazio.   Il mio coraccione
  Con tutto il polmone
  Vi dono così.
  Amor lo ferì.
Lisetta.   Mi piace così.

(a due.

Il cambio del core
    Che ha fatto l'amore,
    Contento mi dà.

SCENA ULTIMA.

Pancrazio, Lisetta, il Conte, il Cavaliere, Madama e Scrocca.

Pancrazio. Anche questa faccenda è accomodata.

E voi venite qui:
Siete marito e moglie. (a Dorisbe e al Conte

Conte.
Dorisbe..
a due

Amore, io ti ringrazio.

Cavaliere. Quando, signor Pancrazio, (esce il Cavaliere