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522 | ATTO SECONDO |
Sì, ti farò tremar.
Trema del conte Ripoli,
Che ha trentasette titoli,
Che ha un marchesato in Bergamo,
Che ha un principato in Napoli,
Che sino negli antipodi
Sentesi nominar.
Sì, ti farò tremar.
(Maledetto quel bastone!
Non mi vuò precipitar). (parte
SCENA VI.
Pippo solo.
Ora che m’ho spicciato
Da questa graziosissima faccenda,
Voglio andare a merenda. - Oh se potessi,
Volentier mangierei
Della Lena gentil quegli occhi bei. (parte
SCENA VII.
Camera in casa di Lavinia, con tavola apparecchiata per dar la merenda ai Pastori.
Lena, Cecca, Berto, e due Servitori.
Che vuol dir la tardanza?
Cecca. S’egli non ha creanza,
Suo danno: mangieremo
Noi altri in compagnia.
Lena. (Mi dispiace davver che non ci sia!) (da sè
Berto. Facciam quel che volete;
Di mangiar, d’aspettar, padrone siete.