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LA CASCINA | 529 |
Cecca. Dimmela, Berto.
Berto. Non l’hai da sapere;
Chè le donne non possono tacere.
Pippo. Dilla a me.
Berto. No, nemmeno.
Voglio che la vi giunga all’improvviso:
Una burla sarà degna di riso.
Consolati, sta lieto.
Tu colla Lena, ed io colla mia Cecca,
Staremo dolcemente in compagnia;
Le feste in allegria
A ballare, a cantare andremo al fonte;
Saltare al piano, e sdrucciolar dal monte.
Con le belle pastorelle
Ci potremo consolar.
Ce n’andremo, - ci uniremo
Per cantare, e per ballar.
E poi senti, che bel gioco
Che fra noi s’avrà da far.
Con il ghiaccio saliremo
Sopra un monte in compagnia;
Su due tavole sedremo
Colla Lena e Cecca mia.
Taratàpete, tàpete, tu;
Come il vento si tombola giù. (parte
SCENA XI.
Pippo e la Cecca.
Pippo. È un bel piacere
Godere il fresco, e rompersi il sedere.
Cecca. Per dir la verità,
Anche a me questo gioco