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Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1930, XXIX.djvu/598

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596 ATTO SECONDO


SCENA XI.

Carpofero ed il Barone.

Barone. È un bellissimo cuore

Quel di vostra sorella;
Ah, la sincerità quant’è mai bella!
Carpofero. (Sì! stai fresco anche tu). Con sua licenza.
Barone. No, non andate via.
Carpofero. (Crepo di gelosia: vedere un poco
Vuò, quand’io non ci son, quel che sa fare).
(da sè
Barone. Amico, cosa avete,
Che turbato parete?
Carpofero.   Niente, niente.
(Or mi è venuto in mente un’invenzione,
Per meglio rilevar la sua intenzione). (da sè
Barone. Ma questa, compatite,
Pare un po’ d’increanza.
Carpofero.   E che volete?
Barone. Ditemi se l’avete
Con me, con la sorella, o col Marchese
Che qui poc’anzi fu.
Carpofero. L’ho con chi l’ho; non mi seccate più. (parte

SCENA XII.

Il Barone solo.

Che manieraccia è quella?

Petronilla non par di lui sorella.
Ella è gentil, graziosa,
Piena di compitezza e leggiadria.
Essere mi ha promesso tutta mia.
Ma mi posso fidare? È un po’ difficile,