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L’OMBRA DELLA FELICITÀ.

La felicità è veramente come una veste, come un gioiello — pensò Claudio Soranzi. — Non vale se non in quanto la si può esibire all’ammirazione ed all’invidia del nostro prossimo.

Appoggiato alla finestra della sala di lettura con lo scenario del mare alle spalle, guardava la moglie silenziosa, intenta a spedire cartoline a dozzine, cartoline fotografiche effigianti la loro luna di miele in tutti i luoghi più teneri dell’obbligatorio pellegrinaggio: dalla piazza San Marco con i piccioni svolazzanti intorno agli sposi sorridenti, al Portofino-Vetta, dove la snella figura di Nada si disegnava investita, isnellita dal vento marino.

— Ed ora a te.

Nada passava al marito le cartoline, ad una ad una, ed egli sottoscriveva i saluti e gli ab-