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le caste infrangibili 125

glianze sociali, elevata a dogma attraverso i secoli. L’origine delle caste — per quanto i bramini le pretendano istituite dagli Dei in persona — va cercata nella diversità di razza e di mestiere; quando i popoli ariani si rovesciarono dai passi dell’Imalaja nelle pianure dell’India, lottarono con gli aborigeni che — vinti — ebbero il titolo di Dasyon (impuri), mentre l’appellativo di puri: Sudra, fu privilegio dei vincitori. Poi tra i vincitori stessi si delinearono le prime caste rivali ed avverse: la casta sacerdotale coi Bramini, la guerriera con i Kehatryas; poi la casta dei mercanti con i Vaisyo, suddivisi in infinite corporazioni ostili: Marvary-Bandiary-Baniak, ecc...., la casta degli agricoltori, dei pescatori, ecc.... Le caste, sotto questo aspetto, avrebbero dunque qualche analogia con le nostre guilde antiche, le nostre corporazioni d’arti e mestieri. Ma il medio evo nostro, anche ai tempi più feroci, non offre un parallelo adeguato con la barbarie insensata delle caste indiane.

L’europeo sbarcato da poco sbigottisce ad ogni istante. Nelle belle vie delle grandi capitali, sotto il riverbero delle lunule