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le grotte della trimurti 15


Una grotta è dedicata a un lingam inghirlandato di fiori gialli: in giorni speciali migliaie d’indiane vengono in pellegrinaggio, s’inginocchiano, siedono sul rozzo obelisco di pietra, girando più volte: e la cerimonia assicura la fecondità. In tutto il tempio domina sovrano il Civa-Lingam, ed è strano questo simbolo procreatore in una religione dove il supremo bene è il non essere nati, o essendo nati annichilirsi al più presto. Ma è certo il mio cervello profano d’occidentale che non comprende l’occulto senso della pietra scolpita. Queste figure, ad esempio, che ricorrono su tutte le arcate d’ingresso e rappresentano uomini armati recanti il sesso nella mano protesa, e al posto del sesso un teschio che ride, danno veramente un brivido d’orrore e il senso del più tragico pessimismo. L’impressione tuttavia di questo ipogeo troppo vasto, umido, oscuro, non animato che dallo squittire dei pipistrelli e dallo stillicidio delle infiltrazioni, è tetra, non religiosa. Quelle figure, che sembrano balzare dalle pareti, precipitarsi furibonde contro i poveri mortali, armate di clave, di lancie, di braccia multiple per meglio