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canto ottavo 201

71
     Sessantadue paladini il tal anno
abbandonar delle servite il fianco;
parte per gelosia, chi per inganno,
e chi perché il borsel gli venne manco.
Mille famiglie l’altro ebbero il danno,
pel lusso e pel puntare e pel far banco,
pel far de’ scrocci e prendere ad usura,
di fallire e ridursi alla verdura».
72
     Piú oltre non vo’ dir della materia,
ch’oggi forma la storia del re nostro;
dico sol ch’è ridotta una miseria,
ch’io mi vergogno a consumar l’inchiostro.
Ma sopra tutto la faccenda seria,
cambiati paladini, è il fatto vostro,
e che in casa pel figlio e per la figlia
e per la suora non abbiate briglia. —
73
     Era Turpino rigonfiato e avria
quattr’ore ancora seguitato a dire.
Era stanco Rugger e disse: — Via,
o tu mi vuoi o non vuoi favorire.
Non so come ti venga bizzarria
di rimprocciare il nostro poco ardire,
l’obbligo che conviene e che ci tocca.
Ricuciti una spanna della bocca.
74
     Che non raffreni tu molti pretacci,
che son sotto la tua giurisdizione,
sfrenati, puttanier, peccatoracci,
che insidian le moglier delle persone,
zerbini, ignoranton? che non gli spacci
con la censura e con la sospensione?
Che Gesú Cristo è omai gfiunto alle mani
di peggior genti degli ebrei marrani. —