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26 la marfisa bizzarra

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     Si spacciavano ognor quelle genie
con grave ostentazion da genti oneste,
ricomponendo le fisonomie,
portando fibbie antiche e antica veste.
Oltre a ciò, le fetenti ipocrisie,
le iniquitá, che furon sempre péste,
derise ed abborrite dall’uom saggio,
avevano in quel secolo un vantaggio.
52
     De’ maganzesi ipocriti cristiani
e de’ giusti Cristian buone persone
avevan fatto i scrittor furbi e cani
un certo guazzabuglio, un fascellone
da non separar piú da ingegni umani;
’in modo tal che il titol di «briccone»
era cassato dal vocabolario:
l’usava alcun tal or, ma pel contrario.
53
     Ugger danese, che della pagana
legge alla nostra era venuto un giorno,
fatto vecchio servente a Galerana,
con essa tutto il di facea soggiorno,
perch’ell’era decrepita e mal sana.
Ugger fedele l’era sempre intorno,
allo sputo porgendole la tazza,
né piú si ricordava la corazza.
54
     Poiché tra lor ragionato s’avea
di quel che giova al viver nostro e nuoce.
Galerana il rosario fuor mettea
ed ambidue si facevan la croce:
l’uno intuonava e l’altro rispondea,
insin che lor poteva uscir la voce.
Poi Galerana a letto si mettia;
Uggeri salmeggiando andava via.