Pagina:Gozzi - Le fiabe. 1, 1884.djvu/98

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lxxx prefazione.

che la commedia si rappresentò senza nome d’autore. Di questa circostanza (la quale non avrà impedito di certo che tutti sapessero chi era) approfittò il buon Gaspare, il quale in queste liti procedette sempre guardingo, per dissimulare artificiosamente i veri punti di mira della parodia di Carlo, annebbiandoli in un commento, che allarga e sorpassa di molto le intenzioni dell’autor della Fiaba. Tanto varrebbe commentare così Li Tre Cetra del Cunto delli Cunti di Giambattista Basile, fonte immediata della Fiaba teatrale del Gozzi.1 Il pubblico, che avea assistito alla rappre-

  1. Il Gozzi però, come fa sempre, non prende gli avvenimenti di una sola Fola, ma ricompone insieme gli avvenimenti di parecchie. Li Tre Cetra è il Trattenemiento Nono della Iornata Quinta del Pentamerone del Cavalier Giovan Battista Basile, ovvero Lo Cunto de li Cunte — Trattenemiento de li Peccerille di Gian Alesio Abbattutis (Napoli ad istanza di Antonio Bulifon Libraro all’Insegna della Sirena, 1674.) Di molte edizioni del Basile nel secolo XVII, questa è delle meno accreditate per l’arbitraria correzione del testo. Ma io non ne ho altre. Su questo interessante scrittore di novelle popolari vedi il bel Saggio di Vittorio Imbriani: Il gran Basile, nei Volumi 1 e 2. Fascicoli 1, 2, 5, 6, del Giornale Napoletano di Filosofia e Letter.... etc. Giambattista Basile, nato a Napoli nell’ultimo scorcio del Cinquecento, scrittore fecondissimo di poesie e novelle popolari in dialetto napoletano, era fratello della celebre Adriana Basile. Fu soldato di ventura al servizio di Venezia, quindi fu alla Corte di Mantova e a Roma famigliare del Cardinale Barberini. Morì circa al 1634. Scrisse col pseudonimo anagrammatico di Gian Alesio De Abbattutis. Importantissimo il giudizio dell’Imbriani sul Basile ed il suo Pentamerone: «Il Basile ha saputo conciliar due cose, che parrebbe impos-