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302 memorie inutili

d’una comica del nostro clima e al porla in una pericolosa necessitá, spiegano un’anima vana, piú dedita ad adescare de’ liberali voluttuosi che a vincere il pubblico applauso nel mestiere per la via del vero merito, e la conducono poco a poco da un leggero e scamoffioso pavoneggiarsi ad un affettato e snaturato modo di gestire e di recitare, al qual difetto la Ricci sembrava oltremodo inclinata.

Alcune espressioni che tratto tratto le scappavano dalla bocca, all’occasione di qualche mio motteggio scherzevolmente amaretto in sulla di lei estrema ambizione e relativo alle mie considerazioni e a’ miei dubbi qui sovrapposti, mettevano alla luce le sue interne massime di contagiosa educazione.

— Se altro non si acquista — diceva ella ringalluzzata e infastidita delle mie punture — che il nostro naturale stipendio, come resistere nell’arte nostra?

Dopo queste proposizioni, da me combattute con de’ giusti conteggi, delle sicurezze d’accrescimento di onorario, de’ sani riflessi e infine con del disprezzo aperto, ella si costringeva ad assicurarmi d’averle fatte per semplice scherzo.

Trovava in lei tanta pontualitá ed esattezza nel pagare i suoi debiti, tanta temperanza e parsimonia in tutto ciò che non apparteneva alla sua appariscenza e al suo vano fasto, tanta ritiratezza fuori dal teatro, tanta morigeratezza ne’ suoi discorsi e nel suo contegno, che mi lusingai, nella sua etá ancora fresca, che il renderla utile alla compagnia comica in cui era, il soccorrerla nell’arte sua, il farle un buon partito, il proccurarle un congruo onesto stipendio, l’istillarle senza pedanteschi rigori de’ sodi sentimenti di direzione, il trattarla con una sincera cordiale amicizia potesse guarirla da qualche principio pernicioso ch’ella potesse aver bevuto. Puerile lusinga riguardo a una comica. Lusinga nata in me forse per un po’ troppo di parzialitá da me per lei concepita, e lusinga ch’io paleso francamente per incominciare a far ridere il pubblico alle mie spalle e per mio avvilimento.

Gli occhi mentali de’ maschi che contemplano una femmina non possono fidarsi di avere una vista infallibile. Delle picciole