Pagina:Gozzi - Memorie Inutili, vol 1, 1910 - BEIC 1837632.djvu/315

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parte seconda - capitolo xii 309

costume e della ritiratezza della Ricci in tutte le dette famiglie parziali della compagnia, la posi in un breve tempo nel favorevole possesso di tutte le altre sue compagne.

La mia incauta o stolida buona fede non sospettava che con un poco di tempo potessero scoppiare delle mine occulte di temperamento o della prima educazione, forse accese dagli effetti dell’adulazione, che smentissero le mie amichevoli buone testimonianze e mi facessero scomparire.

De’ pranzi nobili e di oneste brigate, a’ quali io medesimo la conduceva ed a’ quali ella non mi faceva che dell’onore col suo contegno; degl’inviti di ricreazione nelle nobili, civili ed onorate famiglie, a’ quali veniva meco; delle oneste pratiche d’uomini e di donne, che introdussi nella di lei abitazione, fugarono ogni nebbia seminata in di lei svantaggio e le fecero, com’ella meritava per la sua abilitá, un forte partito.

Degli animi frementi in secreto per un’invidia ch’io averei dovuto prevedere non mancarono di farmi giugnere de’ ciechi viglietti, i quali mi pronosticavano, con poche righe di spropositi, ch’io mi sarei pentito un giorno degli impegni ch’io prendeva e dell’amicizia famigliare con cui trattava la Ricci.

Si rida. Riandando con la mente le anteriori avversitá che la giovane aveva sofferte, que’ viglietti mi facevano maggiormente entrare in puntiglio di sostenerla. Li giudicava dettati dal livore. Non mancava però di comunicarli alla comica, freddamente, apertamente, scherzevolmente e senza riguardo, per porla in una maggiore attenzione sulla di lei condotta.

Ella ardeva di bile. Si lasciava fuggire delle impetuose parole che non suonavano bene. La correggeva e scusava l’indole sua combustibile.

Seguo a narrare il bene che le ho proccurato, per rendermi sempre maggiormente ridicolo.

Commiserai al capocomico Sacchi lo stato infelice domestico della giovine. Provai come un abachista che una scrittura di cinquecentoventi ducati all’anno non poteva che porla in una di quelle necessitá di far ciò che nella onorata sua compagnia non si comportava; che la donna era utile al di lui interesse e che