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40 memorie inutili

     Vi sovvenite ch’egli avrá pisciato
alcuna volta in camera o in cucina,
che in quell’istante lo avreste ammazzato.
     Io vi spedisco intanto la Delina,
che piú d’un cane ha d’essa innamorato,
e può farvi di cani una dozina.
     È bella e picciolina;
di lei non voglio piú nuova o risposta;
servitevi per razza, o di supposta.


La composizione è certamente una puerilitá inetta; ma, se i miei lettori si degneranno d’abbassare la loro rimembranza alla capacitá che avevano a’ nov’anni dell’etá loro, concederanno qualche indulgenza al mio sonetto.

Due anni dopo circa si rinovellava l’edizione delle rime di Gaspara Stampa in Venezia, per commissione del principe conte Antonio Rambaldo di Collalto di Vienna, cavaliere illustre e per la sua nascita e per i suoi scritti.

I poeti sanno che il canzoniere di quella Safo del secolo 1500 è pieno di sospirosi affanni d’amore, diretti a certo conte Collaltino di Collalto, valente guerriero, colto verseggiatore, e ch’ella lasciò fama d’essersi infermata e d’esser morta giovine per quell’amore.

Le donne del nostro secolo crederanno una tal fama, baia. Il costume e il modo di pensare s’è cambiato sino in Cupido, ed egli usa oggidí, negli amoretti, delle armi differentissime dalle antiche per far morire i suoi sudditi. Egli è tiranno per la via de’ liberi sfoghi brutali, delle consunzioni e del celtico.

Dovevanosi aggiungere, nel fine di quella edizione, de’ poetici componimenti d’elogio all’eroina poetessa, di alcuni scrittori del nostro tempo. Ebbi la temeritá di voler entrare nel numero di quelli, e composi un sonetto ad imitazione de’ piú antichi poeti toscani. Quel sonetto, comunque sia, si legge stampato nella suaccennata edizione, ed apparisce in esso ch’io avessi un’amante sino da quell’etá. Ciò fu per un puro effetto della imitazione, che allora era in costume; e non negherò tuttavia d’aver amato davvero in etá piú matura.