Pagina:Gozzi - Memorie Inutili, vol 2, 1910 - BEIC 1838429.djvu/293

Da Wikisource.

lettera confutatoria 287

sul rifiuto del vostro mal fondato, ingiusto e falso memoriale, dettato dall’ira e dallo spirito di vendetta, che sono queste: «In quell’ultime contrade, ove dell’umanitá giacciono ancor sepolti nell’antica barbarie i migliori attributi, io non mi persuado che da giudici selvaggi i giusti lamenti d’un selvaggio individuo fossero peggio accolti di quello che lo fur questi miei. Se non si trattasse d’un fatto giá noto a un intero popolo, io dovrei scusare chi ponesse in dubbio la mia fatale asserzione. Questa supplica di questo suddito, in queste narrate circostanze, o Dio! fu rigettata».

Voi chiamate «giusti lamenti» una falsa calunniosa delazione che tende alla rovina d’un uomo d’onore innocente?

La sola veritá contenuta dalla vostra insidiosa denunzia è quella che voi realmente eravate esposto sopra una scena spettacolo al popolo. È però altresí vero che nella giustizia che chiedevate di sospensione della commedia, il vostro memoriale doveva essere concepito da una penna ingenua e appoggiato alla veritá, e non architettato dalle menzogne d’una fantasia accesa, rabbiosa e vendicativa ostinatamente e concitata da’ soffi artifiziosi d’un’attrice con me sdegnosa ed unico vostro testimonio riguardo a me.

Perché mai piantaste assolutamente per rei principali della vostra disgrazia me e la mia commedia? Una commedia letta da cento e trovata innocente; presentata a una grave magistratura di revisione, trovata innocente e licenziata per il teatro; fatta richiamare dalle vostre mosse puerilmente sospettose ad un nuovo esame, esaminata da’ vostri saggi amici, da molte altre persone e trovata da tutti innocente; riletta in tutte le viste e colle prevenzioni dalla vostra cecitá e imprudenza suscitate, da provvidi revisori trovata innocente e licenziata di nuovo per il teatro; doveva esser rea per la sola ragione che un’attrice con me sdegnosa aveva fatto credere alla vostra circospezione una reitá che voi solo credeste e invasato vedeste?

Ma voi, profondo ministro del senato d’una repubblica, eletto residente per questa repubblica ad una real corte al maneggio di cose recondite, eravate pure in debito di conoscere i sistemi