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A una statua di San Giovanni Nepomuceno |
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Avrei di mistico lume
Suffusa la fronte e il ciglio,
Nell’una mano un volume,
96Nell’altra mano un bel giglio;
E rassomiglierei molto,
Nella serafica e vaga
Espressïone del volto,
100A San Luigi Gonzaga.
La tenera penitente,
Con amoroso rispetto,
Per ben avermi presente
104M’appenderebbe sul letto;
E in gonnellino, la sera,
Mi direbbe sospirando:
“O caro santo, che fiera
108Lotta! a voi mi raccomando!„
Ed io lascerei dall’alto
Cader sovr’essa un’occhiata
Così benigna e beata
112Da intenerire uno smalto.