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184 Le Rime della Selva


Tu sei di pietra, lo so;
       Ma forse intendi ed ascolti
       Chi più del giusto pagò,
       156Chi a te pregando si volti.

Forse è più molle e clemente
       La pietra che non il core
       Dell’animale che mente
       160L’imagine del Signore.

Ah, lasciam ire quel forse:
       So che tu fai tante grazie!...
       Per poco che sian soccorse,
       164Le voglie mie saran sazie.

Io non ti chiedo già nulla
       Di quanto appare e dispare:
       Oro, incenso.... erba trastulla!
       168Che ne dovrei dunque fare?

Io non ti chiedo le glorie,
       Nè le delizie del mondo:
       Per le vesciche e le scorie
       172Nutro un disprezzo profondo.