Pagina:Graf - Le poesie, Chiantore, 1922.djvu/938

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E passi oltre bel bello,
   Ed esci sempre d’impaccio,
   Laddove io, poveraccio,
   Incespico in un fuscello. —

Tu sei un’ombra; ma io
   Che teco vivo e ragiono,
   Io che diavolo sono?
   Chiedilo a Domeneddio.

Certo non sono nïente,
   Guardato da capo a piè,
   Di assai diverso da te,
   Di molto più consistente. —

Ah, che sarebbe se tu
   Mancassi un tratto alla coppia?
   La brava gente che scoppia
   Di saggezza e di virtù,

E per un nulla s’adombra,
   Griderebbe con isdegno:
   Guardate quell’uomo indegno
   Che non ha più la sua ombra.

Dev’essere un farabutto
   Che non si fa coscïenza
   Di nulla; un bindolo senza
   Fede, capace di tutto.