Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/109

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ei temi Osservazioni, i) Quanto a fa?, in. (propr. guaiolatore, da ang, guaiolare), sciacallo, che declinasi solo nei casi forti e ad arbitrio nei debolissimi, vedi §. i35. 2) Il tema femminile del nome d’agente in ?, che secondo il §. 975 II, 2, formasi colla giunta d’ ^ (onde p. e. da afa si la 3taf, f., fattrice) segue la declinazione di agì (v.§.i37). II. I neutri in aj (v. §. 94, II, 1, d) nelle forme proprie non mutano questa loro finale fuorché allungandola (secondo i §§. 114, II, 1; n8,o«.)al Plur. Nom. Voc. Acc. e Gen.; e seguono una declinazione al tutto analoga a quella degli aggettivi neutri in g od a (v. §. i32), onde al Sing. Voc. Strum. Dal. Abl. Gen. Loc. e Duale Gen. Loc. possono anche prendere le forme del mascolino. Serva per tipo di questa declinazione a;?, n., fattore. Singolare • Duale Nom. ar? arjpnì Voc. arf o arar Acc. ar? Strum. cfi?qrr o afar ar?«n? Dat. arqqt o afa Abl. arriqr? 0 argx Gen. —« arfqfta o afata Loc. anfan o arrifìc Osservaz. Veggasi, quanto a fa? membro finale di composto aggettivo al neutro, il §. 135, oss. Temi in dittongo ( ri, fa, fa), masc. femm. (v. §. 94, II, 1, e). §-4'l6- Consistono in pochi monosillabi, ciò sono: t, m. fi, ricchezza, fa, m. fi, toro, vacca, e fa, fi, cielo, fa, m., luna, fa, fi, nave, Pigliano tutti ? per desinenza del Nom. e Voc. Sing. (v. §§. 102, I; io3, V) e negli altri casi le terminazioni proprie dei temi m. fi uscenti in consonante Plurale ar^fìu anfar? ar?«r? ar|qrr?

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