Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/155

Da Wikisource.

RALI. Osservazioni. |) Circa i nomi delle unità in composizione colle decine è specialmente da avvertire come: a) i terminanti in » perdano questa nasale conforme al §. 56, 2, e gg? dinanzi a io,, 20, 3o debba, e dinanzi a 40, 5o, 60, 70, go possa inoltre allungare il secondo g; ò)rrrar diventi gran dinanzi a 10; c) fa e fra siano rispettivamente surrogati da gr e are», di necessità dinanzi a 10, 20, 3o, ad arbitrio dinanzi a 4o, 5o, 60, 70, go; d) gfagr», 16, nasca da g|gr? (= g» -+- *»»> v. §§. 38, 46), in analogia p. e. di «ftqre ila rag?» (= rag -+- tt», v. §§. 26, eccez., 4g, eccez. 4). 2) I nomi delle decine sonosi verisirailmeute formati da 20 a 5o per mezzo di 2-5 rispettivamente prefissi a ggr?, (antica forma di ggr», io), ma con susseguente e varia modificazione di siffatti composti; c ila 60 a go per derivazione, mediante il suffisso fa, dai numeri 6-g. 5) a) I nomi delle unità hanno l’accento sulla prima sillaba sia come semplici, sia come composti colle decine, salvo in quest’ultimo caso rara» (= fa, 3) e g?T (= gg, 8), che souo ossitoni (v. però 82, 83). b) I nomi (non composti) delle decine souo ossitoni, tranne ?gr», io, e fragri?, 20, parossitoni. §■ 499. 4) Le centinaia o migliaia moltiplicate per via d’unità o s’accompagnano con questi numeri staccati, onde p. e. 200 si rende per t- gnf (Nom. Voc. Acc. Duale, n., v. §§. 125, 2o3), 3ooo per ratfa regfnfa (Nom. Voc. Acc. Plur. 11., v. §. 125, 204), ovvero pigliando esse unità a modo ili prefisso formano un composto numerale (fa»), onde fagr?, n., 200, fare gre, n., 3ooo. 2) Dovendosi aggiugnere a gr?, 100, od a regre, 1000, un numero da 1 1 a 5o, questo diventa un aggettivo ossitono terminante in g, dinanzi a cui cadono i finimenti g», gr?, g», onde p. e. ila rèranggr? si fa gòhi?gL da fratfff? fagr, ila fagbr fagì; e così, verbigra- zia, al Nom. Sing. n. il numero 1 11 iendcsi per gótiT?gi gicrre, r2o per fagì gr?re, io3o per fagr regrere. 3) Le altre addizioni si fanno comunemente per mezzo d’gfarar, ecce- NUMERALI. 147