Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/257

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IONE rafara (da rafra? , §• 4^, b), rarefa, onde p. e. con rare fanno rarre», rarerare, rafrarere, rarefare^ b §. 318- Serva ad esempio di questo Aoristo la coniugazione di fare , impiastrare. Parasmaipado. Sing. Duale Plur. rafa rere rafa «? ire ra faretre rafareq rafaregre rafarere ra fa re it ra fa re mre rafa rera Atmanepado. Sing. Duale Plur. rafare rafa rei ref? rafarerref? rafarererre rafarererq rafareirere rafare? rafarererre rafare^ §• 319. Osservazione agli Aoristi 1 e II (v. §§. 313 - 31S). Sebbene questi due Aoristi piglino le desinenze dell’Imperfetto, generalmente però non possono confondersi con questo tempo, il quale per lo più se ne distingue principalmente in quanto va fornito del carattere classiiìeativo, proprio de’ tempi speciali (v. §. 258), onde p. e. reT (cl. x), bere, » (cl. i), anelare, y (cl. 3), andare, ray (cl. 4), ìn- ebbriarsi, rara (cl. 5), potere, #ra (cl. 6), rompere, gra (cl. 7), congiungere, che p. e. nella pers. 3 Sing. Pai’asm. del- l’Imperf. fanno l’ispettivainente rafrere? (v. §. 270, I, 1), rare-ai re; (v. §. 270,1, 3), rafrerey (v. §. 282), rarere» (v. §. 272, 2), ragrfare (v. §§. 286, 287), ra^rare (v. §. 274, 1), rarerare (v. §. 284), hanno, nell’Aoi'. I, rara», nel II, rare»», rare», raregre , ragrrare, raqrerf;, ragrare. (1) L'Aorislo di questi verbi si è vcrisimiimcnte formato in modo più o meno anomalo da una contrazione del tema raddoppialo dell' Aoristo della maniera terza (v. §. 520 e segg.), c cosi p. e. rarefare da rarerera»T per via d'rareureq, rarererare. Cf. p. e. rarat?, tema debolissimo di rererere (v. §. 1 GG), nato per via di rererere , rerere? • N \ ' \