Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/326

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rafirrra e rararrra; da tyq, segreto, e gn», eterno, xytu, grrarra; 2) q, preceduto da consonante, quando appartenga a suffisso di patronimico, onde p. e. da raFra (discendente di rarè) si fanno ranfiò (Parasm.), raffini (Atm.). Eccez. Non getta q ragq sostituito ad ragrar (cf. §. 126), acqua, onde rag# (Parasm. secondo il §. 4*3, !,-*), aver sete: in altri sensi il Denominativo di ragrer fa regolarmente ragrarht, ragrarTra, conforme a I, 2. III. A tema femminile viene comunemente sostituito il maschile, quando questo se ne differenzi solo per genere; e così p. e. a yfa, figliuola, vien surrogalo gra, figliuolo, onde secondo I, 2, b, gram, portarsi a modo di figliuola. IV. Dinanzi a ra viene inserto q ne’ Denominativi d’rara, cavallo, gra, toro, in senso di « andarne in frega » e di tutti i temi terminati in ra in senso di appetir quello, e q od raq (dinanzi al quale ultimo un ra cade e fa, rara, spassano nella corrispondente semivocale, v. §. 22) in quelli degli altri temi pure in senso di appetir quello, onde raram, gram, e p. e. da vfh;, latte, appetir latte, da rag, miele, ragm 0 retrem (rag -t- raq H- ra), appetir miele. Questi Denominativi sono parasmaipadici. §• 415- Dai grammatici indiani si pone inoltre una serie di temi (la serie rarqr , ecc.), donde per via del suffisso ra si derivano temi verbali, in gran parte Denominativi, quasi tutti parasmaipadici, nella cui formazione sono da notare, circa le finali del tema primitivo, la perdita delirò, e l’allungamento dell’ra, onde p. e. da rarag, sanità, rara, offesa, si fanno rarara, star bene, sanare, raray, peccare, adirarsi. Coniugazione dei Denominativi formatisi secondo i §§. 413~4i5- §• 416- Tutti questi Denominativi: \) ne’ tempi speciali pigliano l’accento su ra ( cf. §. 353 ) e seguono la 318 deno