Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/99

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IONE DEI TEMI ina eziandio nello Strimi. Sing. e Gen. J’iur., onde p. e. afa? (tema neutro di 7?raì, m. f., acquabevente) e urfri? (t. n. di urtar, m. f., smontato di nave), fanno Sing. Str. Teitai o TèTTT, urfrigar o urfrirrm, Dat. 7<jita o Tfaa, urtali o mnmri, Abl. Gen. 7?ta? o ttrht, urfrigaa o urtai-ih, Loc. TctaafT o afa#, urtata o urtar fa; Duale Gen. Loc. Tg tata o Tei ufi a, urfrigfar o urtarqtax; Plur. Gen. Tèufal- 71? o t^utr, urfrigria o urtaTVR. Inoltre è da notare che dinanzi alle desinenze cominciatiti da consonante i temi finiti in fi; (abbreviato da t secondo il §. 96) devono coinè t finire in rt (v. §. 146, 0> onde P- e- ai-ft (tema neutro di ttt, m. fi, che ha molta ricchezza), fa, verbigrazia, al Plur. Strum. a?uta e non 7?futa. O \ v) \ §. 455. tari, m., signore, marito, e afa, m., compagno, amico, fanno irregolarmente al Sing. nello Str., senza l’in- serzione'cli ? (v. §. io5, 1, os^. b), 777, ami, nel Dat., senza gunamento della finale (v.§. 106, J,oss. a), ari, afa, nell’Abl. e Gen., colla desinenza 7? (controil §. 107, IV), arga , aaga , nel Loc., senza fognamento della finale (v. §. 108, II), la quale passa, secondo il §. 22, in a, aìta,aata; ma in composizione son regolari; onde p. e. qtari, signor della terra, fa nei detti casi qatar, «afa, ?aria, aata. Inoltre afa ne’ casi forti (eccetto il Voc. Sing.) (v. §. 99) vriddizza la finale in ri (v. §. 19), che nel Nom. Sing., privo di desinenza, gittando il secondo elemento, passa in rt (cf. §. 25, c), e negli altri casi, secondo il §. 25, a, in una, onde Sing. Nom. aro (Voc. regolarmente afa), Acc. aroma, Duale Nom. Voc. Acc. arota, Plur. Nom. Voc. ama?. Nel rimanente fleltonsi entrambi come afa (v. §. i32). —Il tema femminile di afri, in senso di signore, è anche afri, ma nel significato di marito è afa, moglie; e quello di afa è arò, compagna, amica; tutti e due declinautisi come agf (v. §• 187). §. 43-4. I terni neutri ulfa, occhio, urtar, osso, ffa, siero di latte, xw, femore, ne’ casi debolissimi (v. §. 99, 3) si declinano sopra un tema in r? (ud^T, mal?, gta, tata).