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Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/114

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87 slmilmente esprimono disprezzo, cerne popolazzo^ giovana-^ stro ma questa alterazione la ricevono alcani nomi solamente. Seryono per Io femminino mutando V in a. Oltre ad alcu- ne altre desinenze che si usano per gli aumentativi, come baciozzOi giwanotto^ amorazzo., anche gli aggettivi si piega- no a tali modificazioni, quali sono grandaccioy grassotto^ fre* scozzaci frescocciaj foresozza^ pecckiottOt ecc. DinUNUTlVl I • Non se ne farebbe uno scodelun ( scodella ) di salsa. B.(La parola tra due parentesi è rorlginale.) 2. Pre^ sero insorse un gIjìrdi netto {giardino ) la via. B. 3. Cor^ si al palude ^ e le cannucce ( canna ) e 7 braco n% im" pigliar «, eh* i caddi S). 4- "^ ti sì cu zzo (tisico ) e tri-’ stanzuol mi parete. B. 5. Avendo quello a che ella aveva teso il LACCIUOLO (laccio) B. 6* Era un buono omicciuolo (uomo) d* un loro bellissimo giardino ortolano. B. y. E quei sen venne a riva con un casello ( vaso) snelletto e leggiero. D. 8. Per correr miglior acqua alza le vele ornai la Nj4fi€ella ( nave ) del mio ingegno. D. 9. Quante volle ho io detto PAZZERELLA (pozzu ) chc tu ifé* , • . B. Le desinenze contenute ne* soprapposti esempj sono le più usate per li diminutivi. Il valore di ciascuna tenterem di esprimerlo per le seguenti definizioni tratte in sostanza da una grammatica francese italiana delBiagioli. La prima desinenza, in //io, esprime non solamente la piccolezza dell* oggetto, come mostra il primo esempio, ma talvolta una certa affezione e tenerezza che ne inspira natu- ra per quegli enti che più stanno in bisogno della nostra assi- stenza. Notisi che i Aonai portanti cotal desinenza trasmet- tono all’ imaginazione una grazia particolare, e conferiscono