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i39 Nota che dalle forme ai^dei, dai^ nei, coi, sì debbe elìdere Vi allora che precedono a uno dei possessivi mieif tuoi^ suoi; cioè denUei^ co* suoi^ ne* tuoi, ecc., per evitare il doppio suono di ei ei, oi oif ei oi; e ancora che, se un nome che termini in re ai pone avanti il possessivo, si tron- ca Te; dolor mio, amor mio. Quella cosa dice ritorno esser bella, cui le parti de- bitamente rispondono, perchè dalla lojio armonia risulta piacimento» D. Quantunque loro pronome personale non possa rap- presentare se non le persone, usato qual possessivo serve an- che per le cose; ma si avverta che a loro possessivo si sot« tintende sempre la preposizione di, la quale sappiamo es- sere il segno del qualificante, cioè dair armonia di loro*
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GAP. XIII. DEGLI AGGETTIVI DIMOSTRATIVI Questi aggettivi che pur faron messi fra i pronomi, non facendo cosi alcuna differenza tra questi e i veri prò-* nomi di tal sorte che vedremo in seguito , si chiaman di- mostrativi , perchè servono a dimostrare la cosa di cui si parla* I • Sia preso questo traditore. B. 2. Innanzi che co- testo ladroncello « che / è costì dal lato, vada via, fate- mi rendere il mio. B. 3, Anche sH)i dite che quella casa è mia ? F. 4* Come dite s^oi coteste parole ? B«