Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/515

Da Wikisource.
488

stare. Ove non sì potrebbe rendere il periodo migliore se non togliendo la maggior parte di quegli incisi.

E 7 duca incominciaifa: Mantova... E l’ombra tutta in se romita, D.

Quando s* interrompe una proposizione per incominciarne un’altra si mettono alcuni punti in mezzo. Virgilio, nel Purgatorio di Dante, stava per dare l’informazione a Sordello da lui domandata, e già aveva cominciato a dir Mantova^ quando Dante interrompe la narrazione di Virgilio, e si mette a parlar egli al lettore.

DELLE LETTERE MAIUSCOLE

I nomi d* uomini, di città, di province, di paesi, e di luoghi, si comincian con lettera maiuscola; i nomi di fiumi, di laghi, di monti, in somma tutti quelli che si appongono ad una nazione, ad una persona, ad un oggetto, ad uo luogo particolare, voglion detta lettera. La prima parola d*uD periodo si comincia pure con maiuscola • Gli aggettivi di nazioni froficese^ inglese^ italiano^ ecc; si scrivono con lettera maiuscola solo quando sono adoperati per nomi, per esempio^ gli Italiani^ gr Inglesi^ i I^ancesii ma non quando son giunti a un nome, come lingua francese^ lingualedesca. Allora che si citano le parole altrui, se non è una corta citazione, si debbo mettere la prima lettera maiuscola, con tutto che precedan due punti.

DELLA DIVISIONE DELLE PAROLE IN FINE D’UNA RIGA

Quando si voglia dividere una parola tra una riga e l’altra, non si debbono dividere le sillabe. Per esempio quando la ^ è seguita da altra consonante, forma sempre sillaba con questa; onde le parole lasciare^ tester trasviare, aspettare, saranno divise in la-scia^re^ te-stè^ tra-s^itt-re^