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Pagina:Grammatica italiana, Fornaciari.djvu/147

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alterazione dei nomi 113


dònna donnína
bèllo bellíno -ína
cáro caríno -ína.

Se il nome da diminuirsi termina in -óne, -óna, si usa il suffisso -cíno. P. es.:

bastóne bastoncíno
coróna coroncína
poltróne poltroncíno, a.


§ 7. Alcuni sostantivi femminili possono assumere tanto -ína quanto -íno, ma quest’ultimo con significato di diminuzione anche maggiore, o in senso differente:

scárpa scarpína scarpíno
stánza stanzína stanzíno
cása casína casíno
bócca bocchína bocchíno.

Affine ad -íno è -icíno, talora con varietà di senso. Per esempio:

lúme lumíno lumicíno
fráte fratíno fraticíno
líbro libríno libriccíno.


§. 8. Altri suffissi più comunemente usati sono -étto, a; -úccio, a; úzzo, úzzolo; e per alcuni aggettivi anche íccio, a; ástro, a. P. es.:

líbro librétto
stánza stanzétta
uòmo ométto
dònna donnétta
ágro agrétto -étta
fúrbo furbétto -étta
FornaciariGramm. ital. 8