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i pronomi possessivi 123


Quando il possessivo di terza persona si riferisce a più persone, si conviene usare lóro. P. es. présero le còse lóro non súe. Ma gli antichi si valsero spesso di súo, e anc’oggi in verso è permesso di farlo.


§ 2. Forme poetiche: túi e súi per tuòi e suòi. La plebe fiorentina usa mía, túa, súa per mièi, tuòi, suòi, míe, túe, súe. Anticamente anche i pronomi possessivi ebbero forme enclitiche: mo e ma per la prima persona, to e ta per la seconda, so per la terza; le quali forme si attaccavano al nome: per esempio mogliè-ma, mia moglie; fratèlto, tuo fratello; signórso, suo signore. Ma si premise a dònna e dáma, onde provennero le voci ma-dònna e ma-dáma per mía dònna, ecc.


§ 3. I pronomi possessivi hanno natura di aggettivi, e si costruiscono sempre coll’articolo: presso gli antichi, quando erano accompagnati dal nome omettevano talora l’articolo, p. es. prése súe ármi, ecc.: oggi si omette regolarmente davanti a sostantivi di parentela non alterati nè accompagnati da aggettivo; p. es. mío pádre, túo nepóte, súa sorèlla.