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Pagina:Grammatica italiana, Fornaciari.djvu/209

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osservaz. sulla formazione de’ tempi 175
ind. cong. imp.
lòd-ano lòd-ino lòdino
sèpar-o sèpar-i
sèpar-i ecc. sèpara
sèpar-a
sèpar-ano sèpar-ino. ecc.

Nei presenti della terza l’accento cade sempre su l’i di isc.


§ 9. Quando l’infinito (1ª e 2ª conjug.) ha più di tre sillabe, resta difficile il conoscere su quale sillaba del presente, nelle persone qui sopra indicate, cada l’accento. Ma si-ccome tali verbi sono molte volte derivati da nomi, può servire di regola il por mente alla sillaba accentata del nome stesso, il cui accento suole conservarsi anche nel verbo che ne è derivato. P. es. da rovináre, si fa rovíno che serba lo stesso accento del nome rovína. Bisogna pur ricordarsi che quando la flessione è preceduta da due consonanti, l’accento per lo più resta sulla penultima; p. es. da inventáre, invènto (vedi P. I, cap. viii, § 6).

Noi mettiamo qui un registro alfabetico di verbi che offrono maggiore incertezza nella accentuazione del presente:

inf. abrogáre pres. ind. ábrogo
aduláre adúlo
aggregáre aggrègo
ancoráre áncoro
annichiláre anníchilo
applicáre e sim. -plicáre ápplico
arrogáre arrògo
auguráre áuguro
coadjuváre coádjuvo
congregáre còngrego
conjugáre cònjugo
confutáre confúto
depauperáre depáupero
depuráre depúro
deputáre dèputo
derogáre dérogo
desideráre desídero
disgregáre disgrègo