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Pagina:Grammatica italiana, Fornaciari.djvu/340

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CAPITOLO XI

Composizioni improprie.

§ 1. Quando fra le voci che entrano a formare una parola composta non ve n’è una fondamentale e una determinante, ma vi è solo un legame sintattico, non si hanno allora vere composizioni, ma piuttosto sempllci unioni di più parole, alcune delle quali scrivonsi anche separatamente. Queste diconsi pertanto composizioni improprie.

Tali sono molte composizioni pronominali, numerali, o di av^’erbii e congiunzioni. Eccone alcuni esempii;

Pronomi: ogn-imo, tal-uno, qualc-iino, qual-ùnqiie, chi-iinque, tutto-quanto, altr-e-ttànto.

Numerali: vent-ùno, venti-due, ecc. cento-tré, wille-quàttro, ecc. e tutti gli ordinali composti, come decimo-primo, ventesimo-nòno, che si possono scrivere anche separatamente.

§ 2. AvvERBii E preposizioni: ora-mài, or-mài, lassù, ben-si, si-bhène, ov-iinque, com-ùnque, laddóve, ne-pjpùre, d-avdnii, d-éniro, di-cóntro, di-rimpètto, lungh-ésso, con-ésso (raro), ecc. /^z’ séra, jer-nòite.