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220 | quaderno 2 (xxiv) |
§ ⟨64⟩. R. Garofalo, Criminalità e amnistia in Italia, «Nuova Antologia» del 1° maggio 1928*. Per la figura del Garofalo.
§ ⟨65⟩. Claudio Faina, Foreste, combustibili e carburante nazionale, «Nuova Antologia» del i° maggio 1928*. Interessante. Dimostra che la selvicultura italiana, se coltivata e sfruttata industrialmente, può aumentare di molto il suo rendimento e dare sottoprodotti numerosi. (In questo articolo del Faina, che è il figlio del senatore Eugenio Faina, relatore dell’inchiesta parlamentare sul Mezzogiorno e che sì occupa assiduamente di attività organizzative ❘88 e propagandistiche di carattere agrario - scuole rurali istituite dal padre nell'Umbria, ecc. — , si accenna a un disboscamento intensivo e irrazionale nella montagna della Sardegna meridionale per vendere carbone alla Spagna. Ricordare questo accenno alla Sardegna).
§ ⟨66⟩. La quistione agraria. Nella «Nuova Antologia» del 16 maggio 1928 è pubblicato un articolo di Nello Toscanelli, Il latifondo, che contiene già nella prima pagina una perla come questa: «Da quando l'arte di scrivere ha permesso agli Italiani di avere una storia (!), l'argomento della divisione delle terre è sempre stato all'“ordine del giorno” dei-comizi popolari. Infatti, in un paese, nel quale si può viver bene per la maggior parte dell'anno all'aria aperta, il diventar padrone, sia pur di un piccolo appezzamento di terra, rappresenta l'aspirazione segreta del cittadino (!?), convinto di poter trovare le più facili gioie ed una fonte perenne di prodotti nei campi, da lui visti soltanto nel rigoglio primaverile delle mèssi o nell'epoca dell'allegra vendemmia. Ed, in minor grado (!?), la dolce visione della proprietà terriera scuote anche (!) il campagnolo, che pur sa (!) le lentezze e le disillusioni dell'agricoltura»*. (Questo Nello Toscanelli è un tipo bislacco come Loria).
Secondo il Toscanelli la formula: «La terra ai contadini»