Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/299

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) « dirlo una buona volta, noi ci sentiamo più vicini a loro per educazione, gusti, maniera di vivere, che non agli europei e agli spagnoli afro-europei, come amano qualificarsi questi ultimi; e non abbiamo mai temuto lo staffile degli Stati Uniti». (Si riferisce alla tendenza spagnola di considerare i Pirenei come una barriera culturale tra l’Europa e il mondo iberico: Spagna, Portogallo, America Centrale e Meridionale e Marocco. Teoria delPiberismo - ibero-americanismo —, perfezionamento dell’ispanismo - ispano-americanismo —). Liberismo è antilatino: le repubbliche americane dovrebbero solo orientarsi verso Spagna e Portogallo. (Pure esercitazioni da intellettuali e da grandi decaduti che non vogliono persuadersi di contare ormai ben poco). La Spagna fa dei grandi sforzi per riconquistare l’America del Sud in tutti i campi: culturale, commerciale, industriale, artistico. (Ma con quale risultato?). La egemonia culturale della Francia è minacciata dagli anglosassoni: esistono un Istituto Argentino di Cultura Inglese e un Istituto Argentino di Cultura Nordamericana, enti ricchissimi e già vivi: insegnano la lingua inglese con grandi agevolazioni agli alunni il cui numero è in costante aumento e con programmi di scambi universitari e scientifici di sicura attuazione. L’immigrazione italiana e spagnola è stagnante; aumenta Pimmigrazione polacca e slava. Il Sorrentino desidererebbe un fronte unico franco-italo-iberico per mantenere la cultura latina. « § (6). Cosa pensano i giovani? Nell’«Italia Letteraria» del 22 dicembre 1929 M. Missiroli (Filosofia della Rivoluzione) parla dei lavori che il prof, Giorgio del Vecchio fa fare ai suoi allievi dell’Università di Roma. Nella «Rivista internazionale di filosofia del diritto» uscita nel (novembre) 1929 sono pubblicati sotto il titolo Esercitazioni di filosofia del diritto questi lavori che nel 28-29 ebbero per tema «la filosofia della Rivoluzione»1. Nota il Missiroli che la maggioranza di questi giovani è orientata verso le dottrine dello storicismo, sebbene non manchino assertori del tradizionale spiritualismo e anche reminiscenze delPantico diritto naturale. Nessuna traccia di positivismo e di indivi¬