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1929-1930: primo quaderno 87

Cioè la letteratura deve essere insieme elemento attuale di cultura (civiltà) e opera d’arte (di bellezza). Altrimenti alla letteratura d’arte viene preferita la letteratura d’appendice, che, a modo suo, è un elemento di cultura, degradata ❘64 bisse si vuole, ma attuale.

Cfr Quaderno 21 (xvii), pp. 13-14


§ ⟨81⟩ Nino Daniele, D’Annunzio politico, San Paulo, 1928. Libro da leggere.

Cfr Quaderno 15 (ii), p. 34


§ ⟨82⟩ I nipotini di padre Bresciani. Maddalena Santoro, L’amore ai forti. Romanzo. Bemporad, 1928*.

Cfr Quaderno 23 (vi), p. 29


§ ⟨83⟩ Piero Pieri, Il regno di Napoli dal luglio 1799 al marzo 1806, Napoli, Ricciardi, 1928, pp. 330, L. 25 (utile per comprendere meglio la Repubblica Partenopea attraverso la politica dei Borboni nel breve periodo della restaurazione)*.

Cfr Quaderno 19 (x), p. 120


§ ⟨84⟩ Giovanni Maioli, Il fondatore della Società Nazionale, Soc. Naz. per la Storia del Risorgimento, Roma, 1928 (contiene 22 lettere di Giorgio Pallavicino e di Felice Foresti, sul periodo 1856-58, quando il Pallavicino, presidente della Società Nazionale di cui era segretario il La Farina, lavorava a creare il blocco liberale sui due capisaldi «opinione italiana» — «esercito sardo». Una espressione del Pallavicino: «il rivoluzionario italiano, uomo fortissimo sul campo dell’azione, è troppo spesso un fanciullo in quello del pensiero»).

Notare che nell’attuale storiografia del Risorgimento, che è tendenziosissima a modo suo, si dà come «acuto realismo politico» tutto ciò che coincide col programma piemontese dei moderati: è un giudizio del senno di poi abbastanza ingenuo e poco acuto e corrisponde poi alla concezione dei «Gesta dei per Allobrogos» riverniciata e spolverata di concetti moderni.

Cfr Quaderno 19 (x), pp. 120-21