Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/252

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I930_I932: (miscellanea) 927 § ( 100). Passato e presente. Ricordare la pubblicazione di B. Croce sui rapporti tra Maria Sofia e Malatesta (e la precedente pubblicazione nell’«Unità» di Firenze del 14 o del 15)l. In un articolo di Alberto Consiglio: Giro per VAspromonte, nel «Corriere della Sera» del 24 dicembre 1931, è detto: «L’impresa di Fabrizio Ruffo, che aveva radunato questi montanari e li aveva condotti a w mangiare il cuore” dei giacobini napoletani, aveva creato nel Reame una fama di lealismo borbonico che i calabresi dividevano equamente coi pescatori di Santa Lucia e coi lazzaroni dei borghi napoletani. Questo mito (!) produsse e alimentò molta parte del banditismo politico del primo decennio unitario, ed era ancor vivo, al principio del secolo, | tra gli ultimi e sparuti borbonici. Infatti dicono che da Parigi, ove era in esilio, la Regina Maria Sofia inviò a Musolino un po’ di danaro perché il bandito tenesse desta nella Calabria la ri-' bellione». (Un giornaletto borbonizzante usci a Napoli fino al 1907 o 1908: Eugenio Guarinç pubblicò nel «Viandante» di Monicelli un articolo per la sua scomparsa)2. § ( 101 ). Giornalismo. Corrispondenti dall'estero. Cfr altra nota in proposito nella rubrica Riviste-tipo. In essa si accennava ai collaboratori stranieri di riviste italiane \ Il tipo del «corrispondente dall’estero» di un quotidiano è qualcosa di diverso, tuttavia alcune osservazioni dell’altra nota sono valide anche per questa attività. Intanto non bisogna concepire il corrispondente dall'estero come un puro reporter o trasmettitore di notizie del giorno per telegramma o per telefono, cioè una integrazione delle agenzie telegrafiche. Il tipo moderno più compiuto di corrispondente dalFestero è il pubblicista di partito, il critico politico che osserva e commenta le correnti politiche più vitali di un paese straniero e tende a diventare uno «specialista» sulle quistioni di quel dato paese (i grandi giornali perciò hanno «uffici di corrispondenza» nei diversi paesi, e il capo ufficio è lo «scrittore politico», il direttore dell’ufficio). Il corrispondente dovrebbe mettersi in grado di scrivere, entro un