Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/290

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1931-1932: (miscellanea) 9 63 22 e 23 marzo)]2 che in realtà, più che rappresentare le forze vitali del proprio paese, ne rappresenta la subordinatone e l’asservimento 16 bis economico verso le nazioni o un gruppo di nazioni egemoniche. 4 Cfr Quaderno 13 (xxx), pp. 2a - 3. § (38). Passato e presente. La paura del kerenskismo. È uno dei tratti più rilevanti degli anni del dopoguerra. Corrisponde forse, in una certa misura, alla paura del lafayetti- smo nel periodo successivo alla Rivoluzione francese. Intorno al kerenskismo si è formato tutto un « mito negativo». Sono state attribuite al Kerensky tutte le qualità negative, le debolezze, le irrisolutezze, le deficienze di un’intera epoca storica. Non essere il Kerensky del proprio paese, è diventata l’ossessione di tutta una serie di capi di governo. Da questa paura sono derivate alcune delle massime politiche del machiavellismo attuale e dei principi critici su cui si svolge la propaganda politica di massa. Ma cosa c’è di reale in questa paura? Non si osserva che uno degli elementi del kerenskismo è appunto questa paura stessa di essere Kerensky, cioè il fatto che a un indirizzo positivo si sostituisce un indirizzo negativo nella vita politica, si pensa più al « non fare» che al «fare concreto», si è ossessionati dall’avversario che si sente dominare nell’interno stesso della propria personalità. Del resto si è « Kerensky » non per volontà, cosi come la volontà non può fare evitare dall’essere Kerensky. Kerensky è stato l’espressione di un determinato rapporto di forze politiche, organizzative, militari immediate che non era stato creato da lui e che egli non riuscì a correggere nonostante i suoi sforzi disperati, tanto disperati e incomposti da dargli l’aspetto di un Arlecchino. Si è preso sul serio il quadro morale e intellettuale di Kerensky dipinto dai suoi nemici come arma di lotta contro di lui, come mezzo immediato per liquidarlo e isolarlo e se ne è fatto un uomo di paglia assoluto, fuori del tempo e dello spazio, un tipico «ilota» da mostrare agli «spartiati» per educarli. Si potrebbe dimostrare che non è vero che Kerensky non abbia ricorso alle misure di forza, tutt’altro; ma forse appunto questo suo ricorso alla forza accelerò il processo politico da cui egli fu