Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/293

Da Wikisource.

XXVIII) politica francese: per disillusione si gettarono nelle braccia della Germania. Oltre che dall’esempio delle grandi monar- e Spagna, il Machiavelli fu spinto alla sua concezione politica del principato unitario dal ricordo del passato romano, ma non astrattamente, bensì attraverso gli avvenimenti dell’Umanesimo e del Rinascimento: «questa provincia (l’Italia) pare nata per risuscitare le cose morte, come si è visto della poesia, della pittura e della scultura» scrive nùYArte della guerra, libro VII1, perché dunque non ritroverebbe la virtù militare? ecc. Cercare se nel Machiavelli altri accenni del genere. Cfr Quaderno 13 (xxx), p. 3. § (44). Massimario machiavellico. Prendendo come spunto l’affermazione del Foscolo nei Sepolcri che il Machiavelli «temprando lo scettro ai regnatori, gli allor ne sfronda ed alle genti svela di che lacrime grondi e di che sangue » si potrebbe fare una raccolta di tutte le massime « universali » del Machiavelli e ordinarle commentandole e volgarizzandole opportunamente. Cfr Quaderno 13 (xxx), p. 3 a. § ( 45). Nozioni enciclopediche. Comandare e obbedire. In che misura sia vero che l’obbedire sia più facile del comandare. Il comandare proprio del caporalismo. L’attendere passivamente gli ordini. Nell’obbedienza c’è un elemento di comando'e nel comando un elemento di obbedienza (autocomando e autoobbedienza). Il «perinde ac cadaver» dei gesuiti. Il carattere del comando e dell’obbedienza nell’or- dine militare. Bisogna obbedire senza comprendere dove l’obbedienza conduce e a che fine tende? Si obbedisce in questo senso, volentieri, cioè liberamente, quando si comprende che si tratta di forza maggiore: ma perché si sia convinti della forza maggiore occorre che esista collaborazione effettiva quando la forza maggiore non esiste. Comandare per comandare è il caporalismo; ma si comanda perché un fine sia raggiunto, non solo per coprire le proprie responsabilità giuridiche: «io ho dato l’ordine: non /