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1931-1932: appunti di filosofia iii 1067

dava motivo nel 1797 a una scrittura satirica contro la filosofia kantiana. Il Ravà conclude che «il paragone era nell’aria». Il paragone" venne ripetuto moltissime volte nel corso dell’800 (dal Marx, per es. nella Critica della filosofia del diritto di Hegel) e «dilatato» dallo Heine. In Italia, qualche anno prima del Carducci, lo si ritrova in una lettera di Bertrando Spaventa, dal titolo Paolottismo, positivismo e razionalismo, pubblicata nella «Rivista bolognese» del maggio 1868 (ristampata | negli Scritti filosofici, ed. Gentile, p. 301). Il Croce conclude facendo delle riserve sul paragone in quanto « affermazione di un rapporto logico e storico». «Perché se è vero che al Kant giusna- turalista risponde assai bene nel campo dei fatti la rivoluzione francese, è anche vero che quel Kant appartiene alla filosofia del secolo decimottavo, che precesse e informò quel moto politico; laddove il Kant che apre l’avvenire, il Kant della sintesi a priori, è il primo anello di una nuova filosofia, la quale oltrepassa la filosofia che s’incarnò nella rivoluzione francese». Si capisce questa riserva del Croce. Tutta la quistione sarebbe da rivedere, ristudiando i riferimenti dati dal Croce e dal Ravà e cercandone altri, per inquadrarli nella quistione che è oggetto della rubrica e cioè che due strutture simili hanno su- perstrutture equivalenti e traducibili reciprocamente. Di ciò avevano coscienza i contemporanei della rivoluzione francese e ciò è di sommo interesse.

Cfr Quaderno 11 (xvm), pp. 59 - 6obis.

§ (209). La religione, il lotto e Voppio del popolo. Nelle Con- ver sazioni critiche (Serie il, pp. 300-301 ) il Croce ricerca la « fonte » del kaese di cuccagna di Matilde Serao e la trova in un pensiero del Balzac, che éTnteressante anche come probabile fonte dell’espressione « oppio del popolo » del Marx, il quale, come è noto, era un grande ammiratore di Balzac e anzi si propose, in un certo tempo, di scrivere un libro sulla sua opera letteraria. Nel racconto La Rabouilleusei scritto nel 1841 e poi intitolato Un ménage de garçon, narrandosi di madama Descoings, la quale da ventun anno giocava un famoso suo terno, il «sociologo e filosofo romanziere» osserva: «Cette passion, si universellement condamnée, n’a jamais été étudiée. Personne n'y a vu l'opium de la misère. La loterie, la plus puissante fée du monde, ne développerait-elle pas des espérances magiques? Le coup de roulette qui faisait voir aux joueurs des masses d’or et de jouissances ne durait que ce que dure un éclair: tandis que la loterie donnait cinq jours d’existence à ce magnifique éclair. Quelle est aujourd’hui, la puissance sociale qui peut, pour quarante sous, vous rendre heureux pendant cinq iours et vous livrer idéalement tous les bonheurs de la civilisation?^» Il Croce aveva | già notato che il Paese di cuccagna (1890) ^yeva la suaïdëa generatrice in un brano del Venire di Nàpoli (lRS^Tdp|lo cfftggfl Kfr*n pp! rpwlp //ci Inmpppifl il ftipCO del lOttQ come "il grande sogno di felicità” che il popolo napoletano "rifi settimana”. Vivendo 66 66 bis una speranza crescente, inva- 1