Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/471

Da Wikisource.

1146 QUADERNO 9 (xiv) del governo è un grande ammiratore del Le Bon; cfr l'intervista del Le Bon nelle «Nouvelles Littéraires» con F. Le- fèvre)2. § § ( 79). I nipotini di padre Bresciani. Letteratura di guerra. Cfr il capitolo ix: «Guerre et Littérature» nel volume di B. Cremieux, Littérature Italienne (ed. Kra, 1928, pp. 243 sgg.) \ Per il Cremieux 60 la letteratura di guerra segna una scoperta del popolo da parte dei letterati. Ma il Cremieux esagera! Tuttavia il capitolo è interessante e da rileggere. « Cfr Quaderno 23 (vi), p. 35. § (8o). Passato e presente. Quando fu pubblicata la prima edizione del Chi è?, dizionario biografico italiano dell'editore Formiggini, il Capo del Governo osservò che mancava un paragrafo per il generale Badoglio. Questa accuratezza del Capo del Governo fu riportata dal Formiggini nel- l'«Italia che scrive» del tempo1, ed è un tratto psicologico di grande rilievo. § (81). Storia delle classi subalterne. David Lazzaretti. Giuseppe Fatini richiama l’attenzione sulle reliquie del lazzarettismo nel- l’«Illustrazione Toscana» (cfr «Marzocco» del 31 gennaio 1932). Si credeva che dopo l’esecuzione del Lazzaretti da parte dei carabinieri, le traccie del lazzarettismo si fossero per sempre disperse anche nelle pendici dell’Amiata grossetana. Invece i lazzarettisti o cristiani giù- risdavidici, come amano chiamarsi, continuano a vivere; raccolti per lo più nel villaggio arcidossino di Zancona, con qualche proselite sparso nelle borgate adiacenti, trassero dalla guerra mondiale nuovo alimento per stringersi sempre più fra loro nella memoria di Lazzaretti, che secondo i seguaci aveva tutto previsto dalla guerra mondiale a Caporetto, dalla vittoria del popolo latino alla nascita della Società delle Nazioni. Di quando in quando quei fedeli si fanno vivi fuor del loro piccolo cerchio con opuscoli di propaganda, indirizzandoli ai «fratelli del popolo latino»; e in essi raccolgono qualcuno dei tanti scritti, anche poetici, che il Maestro ha lasciato inediti, e che i seguaci custodiscono gelosamente. Ma che cosa vogliono i cristiani giurisda- vidici? A chi non è ancora tocco dalla grazia di poter penetrare nei segreti del linguaggio del Santo non è facile comprendere la sostanza della loro dottrina. La quale è un risveglio di dottrine religiose d’altri tempi con una buona dose di massime socialistoidi e con generici