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736 QUADERNO 6 (vili) sciuto» senza sforzo da parte sua (oltre ai lamenti presso gli amici più intimi). Mancava di volontà, di attitudini pratiche, e voleva influire sulla vita politica e morale della nazione. Ciò che lo rendeva antipatico a molti doveva essere appunto questo giudizio istintivo che si trattava di un velleitario che voleva essere pagato prima d'aver compiuto l’opera, che voleva esser riconosciuto «genio», «capo», «maestro», per [un] diritto divino da lui affermato perentoriamente. Certo Oriani deve essere avvicinato al Crispi come psicologia e a tutto uno strato di intellettuali italiani, che, in certi rappresentanti più bassi, cade nel ridicolo e nella farsa intellettuale. § (69). Caporetto. Sul libro del Volpe Ottobre 1917. DaWIsonzo al Piave, cfr la recensione di Antonio Panella nel «Pègaso» deirottobre 1930 \ La recensione è benevola ma superficiale. Caporetto fu essenzialmente un «infortunio militare»; che il Volpe abbia dato, con tutta la sua autorità di storico e di uomo politico, a questa formula il valore di un luogo comune soddisfa molta gente che sentiva tutta l’insufficienza storica e morale (l’abbiezione morale) della polemica su Caporetto come «crimine» dei disfattisti o come «sciopero | militare». Ma è troppa la compiacenza per la validità di questo nuovo luogo comune, perché non debba esserci una reazione, che d’altronde è più difficile di quella al precedente luogo comune, come appare dalla critica fatta dall^Omodeo al libro del Volpe2. «Assolti» i soldati, la massa militare esecutiva e strumentale («l'outil tactique élémentaire» come Anatole France fa dire a un generale dei soldati), si sente che il processo non è finito: la polemica tra il Volpe e TOmodeo sugli «ufficiali di complemento» è interessante come indizio. Pare, dall’Omodeo, che il Volpe misconosca l'apporto bellico degli ufficiali di complemento, cioè della piccola borghesia intellettuale e quindi indirettamente indichi questa come responsabile del- l’«infortunio», pur di salvare la classe superiore, che è già messa al sicuro dalla parola «infortunio». La responsabilità storica deve essere cercata nei rapporti generali di classe in \