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1296 QUADERNO IO (XXXIII) 9 a mo alla natura per mezzo della tecnica, mantenendo la superiorità dell'uomo ed esaltandola nel lavoro creativo, quindi esalta lo spirito e la storia. (È da vedere l'articolo di M. Missiroli sulla scienza pubblicato dalF« Ordine Nuovo» a con postilla di P. T.)n. A proposito dei rapporti tra l’idealismo e il popolo è interessante questo brano del Missiroli (cfr «L’Italia Letteraria», 23 marzo 1930, Calendario: Relisione e «È probabile che qualché volta, di fronte alla logica del professore di filosofia, specie se questo sarà un seguace dell’idealismo assoluto, il senso comune degli scolari e il buon senso degli insegnanti delle altre materie, siano tratti a dar ragione al teologo piuttosto che al filosofo. Non vorrei, in un eventuale contraddittorio, davanti ad un pubblicob non iniziato, trovarmi a dover perorare le ragioni della filosofia moderna. L’umanità è ancora tu comune opinione segue ancora quel dualismi del realismo greco-cristiano. Che il conoscere sia un vedere” anziché un ' tareJJ, che la verità sia fuori di noi, esistente in sé e per sé, e non una nostra creazione, che la "natura” e il "mondo” siano delle intangibili realtà, nessuno dubita e si rischia di passare per pazzi quando si afferma il contrario. I difensori dell’oggettività del sapere, i difensori più rigidi della scienza positiva, della scienza e del metodo di Galileo contro la gnoseologia dell’idealismo assoluto, oggi si trovano fra i cattolici. Quelli che Croce chiama pseudoconcetti e meno rbfì-t Tpntiip definire come pensiero astratto, sono le

ettivismo. Donde la tendenza^ sem-

coltura cattolica a valorizzare lalcien- iü visibile 'ositiva e esperienza contro la nuova- metafisica ère che il pensiero cattolicopossa ringiovanirsi rifugiandosi nella cittadella della scienza sperimentale. Da trent’anni i Gesuiti lavorano per eliminare i contrasti — in realtà basati su equivoci — fra la religione e la scienza e non a caso Giorgio Sorel in uno scritto oggi rarissimo osservava che, fra tutti gli scienziati, i matematici sono i soli per i quali il miracolo non ha nulla di miracoloso»12. “Nel ms: «O.N.». bNelms: «punto».