Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/698

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i932'I933: (introduzione alla filosofia) 1373 In un esame della attività storica del Ciccotti occorre tenere molto conto di questo libro. La «filosofia della prassi» del Ciccotti è molto superficiale: è la concezione di Guglielmo Ferrerò e di C. Barbagallo, cioè un aspetto della sociologia positivistica, condita di qualche degnità vichiana. La metodologia del Ciccotti ha dato luogo appunto alle storie tioo ferrerò e alle nisce ondo è Cfr Quaderno 3 (xx), pp. iobis -11. co ). Giuseppe Rensi. Esame di tutto il suo sviluppo politico-intellettuale. É stato collaboratore della «Critica Sociale» (è stato anche fuoruscito in Isvizzera dopo il 1898)!. Il suo atteggiamento moralistico e lacrimoso attuale (cfr i suoi articoli nella «Nuova Rivista Storica» di qualche anno fa)2 è da confrontare con le sue manifestazioni letterarie e giornalistiche del 21-22-23, in cui giustifica un ritorno della schiavitù e dà del Machiavelli una interpretazione stupidamente cinica3. Ricordare la sua polemica col Gentile nel «Popolo d’Italia» dopo il Congresso dei filosofi4 tenuto a Milano nel 1926“: deve aver firmato il cosiddetto Manifesto degli Intellettuali steso dal Croce \ » Cfr Quaderno 3 (xx), p. 18. ]). Corrado Barbagallo. Il suo libro Uoro e il fuoco deve essere esaminacoTteìfendo conto | del partito preso 6 delFautore di trovare nelTantichità ciò che è essenzialmente moderno, come il capitalismo, la grande industria e le manifestazioni che ad essi sono collegate. Occorre special- mente esaminare le sue conclusioni a proposito delle corpo- razioni professionali e delle loro funzioni, ponendole a confronto con le ricerche degli studiosi del mondo classico e

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