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i932_I933: (introduzione alla filosofia) 1453 rienze su elementi così piccoli che non possono essere descritti (e si intende anche ciò in senso relativo) con parole | che siano valide e rappresentative per gli altri e che pertan- 50 bis to l’esperimentatore non riesce ancora a scindere dalla propria personalità soggettiva e ad oggettivare: ogni sperimentatore deve giungere alla percezione con mezzi propri, direttamente, seguendo minutamente tutto il processo. Si faccia questa ipotesi: che non esistano microscopi e che solo alcuni uomini abbiano la forza visiva naturale uguale a quella dell’occhio normale armato di microscopio. In questa ipotesi è evidente che le esperienze delPosservatore munito di una vista eccezionale non possono essere scisse dalla sua personalità fisica e psichica e non possono essere «ripetute». Solo l’invenzione del microscopio pareggerà le condizioni fisiche di osservazione e permetterà a tutti gli scienziati di riprodurre l’esperienza e di svilupparla collettivamente. Ma questa ipotesi permette di osservare e identificare solo una parte delle difficoltà; nelle esperienze scientifiche non è solo la forza visiva in gioco. Come dice il Camis: l’E- kehorn punge un glomerulo di rene di rana con una cannula «la cui preparazione è opera di tanta finezza e tanto legata alle indefinibili ed inimitabili intuizioni manuali4 dello sperimentatore, che lo stesso Ekehorn, nel descrivere l’operazione del taglio a sghembo del capillare di vetro, dice di non poterne dare i precetti a parole, ma deve accontentarsi di una vaga indicazione». L’errore è di credere che simili fenomeni si verifichino solo nell’esperimento scientifico. In realtà, in ogni officina, per certe operazioni industriali di precisione, esistono specialisti individuali, la cui capacità si basa proprio e solo sull’estrema sensibilità della vista, del tatto, della rapidità del gesto. Nei libri di Ford si possono trovare esempi in proposito: nella lotta contro l’attrito, per ottenere superfici senza minime granulosità o ineguaglianze (ciò che permette un risparmio notevole di materiale) si sono fatti passi in avanti incredibili, con l’aiuto delle macchine elettriche, che collaudano l’aderenza perfetta del materiale come l’uomo non potrebbe fare. È da ricordare il fatto | ri- 31 ferito dal Ford di un tecnico scandinavo che riesce a dare all’acciaio una tale eguaglianza di superficie che pervstaccare 1 1454 QUADERNO II