Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/811

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i486 QUADERNO II (xVIIl) 5 bis stico e speculativo. Pare che solo la | filosofia della prassi abbia fatto fare un passo in avanti al pensiero, sulla base della filosofia classica tedesca, evitando ogni tendenza al solipsismo, storicizzando il pensiero in quanto lo assume come concezione del mondo, come «buon senso» diffuso nel gran numero (e tale diffusione non sarebbe appunto pensabile senza la razionalità o storicità) e diffuso in modo tale da convertirsi in norma attiva di condotta. Creativo occorre intenderlo quindi nel senso «relativo», di pensiero che mo- . difica il modo di sentire del maggior numero e quindi della realtà stessa che non può essere pensata senza questo maggior numero. Creativo anche nel senso che insegna come non esista una « realtà » per se stante, in sé e per sé, ma in rapporto storico con gli uomini che la modificano ecc. « o\ Realtà del mondo esterno) Può la concezione « soggettiva^TcTel Berkeley essere-disgiunta dalla religione e in che modo il Berkeley connetteva la sua concezione con le sue credenze religiose? Il Saggio popolare cosi come il saggio su Teoria e Pratica nel suo semplicismo non riesce a comprendere come possa essere connesso con la religione sia il materialismo meccanico come il soggettivismo più estremo \ Né il Berkeley fu un «eretico» in religione: anzi la sua concezione è un modo di concepire il rapporto tra la divinità e il pensiero umano, in fondo una «teologia». Nel saggio su Teoria e Pratica si cita ha vida es sueno, senza pensare che si tratta di quistione di linguaggio, perché se tutto è sogno e anche i sogni sono sogni, sogno significa «vita » e « realtà »2. 1 )._Jrilosofi-letterati e filosofi-scienziati. Ha un qualsiasi valore il fatto che un filosofo abbia preso le mosse da una esperienza scientifica o da una esperienza «letteraria»? Cioè quale filosofia è più «realistica»: quella che muove dalle scienze «esatte» o quella che muove dalla «letteratura», cioè dall’osservazione dell’uomo in quanto intei-* 67 lettualmente attivo e non solo «parte meccanica della | natura? »