Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/93

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RNO 6 (vili) tratta dunque di crisi politiche e anzi politico-sociali del raggruppamento dirigente. § (91 ). Funzionari e funzioni. Cosa significa, dal punto di vista dei «funzionari e delle funzioni», il distacco tra i prezzi all’ingrosso e quelli al minuto? Che esiste un «esercito» di funzionari che si mangia la differenza sulle spalle del consumatore e del produttore. E che significano i fallimenti saliti a cifre iperboliche? Che i «concorsi» per questo esercito di funzionari vanno male assai: e sono «concorsi» di un tipo speciale: Ì «bocciati» distruggono una massa ingente di ricchezza e sono bocciati solo «prò tempore»: anche se «bocciati» riprendono a funzionare e a distruggere nuova ricchezza. Quanti di tali funzionari esistono? Essi stessi si creano le funzioni, si assegnano lo stipendio e mettono da parte la pensione. § § ( 92). Passato e presente. Nel «19», rivista fascista diretta a Milano da Mario Giampaoli, è stato pubblicato nel 1927 (o prima o dopo; lessi l’articolo nel carcere di Milano) un articoluccio di Antonio Aniante \ da cui appariva che PAniante, con qualche altro siciliano, aveva preso sul serio il programma, nato nel cervello di alcuni intellettuali 42 bis sardi (C. Bell. | e qualche altro: ricordo che Em. Lu. cercava di fare dimenticare l’episodio ridendone)2 di creare uno Stato federale mediterraneo che avrebbe dovuto comprendere: la Catalogna, le Baleari, Corsica e Sardegna, la Sicilia e Candia. L’Aniante ne scrive con un fare scemo da ammazzasette e bisogna far la tara nel suo racconto: per es. è credibile che egli sia stato mandato all’estero (a Parigi, mi pare) per incontrarsi con altri «congiurati»? E chi l’avrebbe mandato? E chi avrebbe dato i soldi? § ( 93). Nozioni enciclopediche. Teocrazia, cesaropapismo, ierocrazia. Non sono la stessa precisa cosa: i) teocrazia, unita all’idea del comando per grazia di Dio; 2) cesaro-