Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/110

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i932-I934: noterelle sul machiavelli 1613 coercizione (dato che se ne abbia la disponibilità) è una pura ipotesi metodica e Tunica possibilità concreta è il compromesso, poiché la forza può essere impiegata contro i nemici, non contro una parte di se stessi che si vuole rapidamente assimilare e di cui occorre la «buona volontà» e l’entusiasmo. (A proposito del «ceto militare» è interessante ciò che scrive T. Tittoni nei Ricordi personali di politica interna, «Nuova Antologia», i° aprile -16 aprile 1929. Racconta il Tittoni di aver meditato sul fatto che per riunire la forza pubblica necessaria a fronteggiare i tumulti scoppiati in una località, occorreva sguarnire altre regioni: durante la settimana rossa del giugno 1914, per reprimere i moti di Ancona si era sguarnita Ravenna, dove poi il prefetto, privato della forza pubblica, dovette chiudersi nella Prefettura abbandonando la città ai rivoltosi. « Più volte io ebbi a domandarmi, che cosa avrebbe potuto fare il Governo se un movimento di rivolta fosse scoppiato contemporaneamente in tutta la penisola». Tittoni propose al Governo l'arruolamento dei «volontari dell'ordine», ex-combattenti inquadrati da ufficiali in congedo. Il progetto di Tittoni parve degno di considerazione, ma non ebbe seguito) \ Cfr Quaderno 4 (xm), p. 39; Quaderno 7 (vii), p. 41 bis; Quaderno 4 (xiii), pp. 36 - 38 bis; Quaderno p (xiv), pp. 30, 21-22, 30-31. % % § ( 24 ). A proposito dei confronti tra i concetti di guerra manovrata e guerra di posizione nell'arte militare e i concetti relativi nell'arte politica è da ricordare il libretto della Rosa tradotto in italiano nel 1919 da C. Alessandri (tradotto dal francese) \ Nel libretto si teorizzano un po' affrettatamente e anche superficialmente le esperienze storiche del 1905: la Rosa infatti trascurò gli elementi «volontari» e organizzativi che in quegli avvenimenti furono molto più diffusi ed efficienti di quanto la Rosa fosse portata a credere per un certo suo pregiudizio «economistico» e spontaneista. Tuttavia questo libretto (e altri saggi dello stesso autore) è uno dei documenti più significativi della teorizzazione della guerra manovrata applicata all'arte politica. L’elemen¬