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QUADERNO 12 (XXIX) di creare la zione e 1 e borazione delle più alte qualifiche intellettuali - di dare cioè all'alta cultura e alla tecr. ^ UU11U. cratica - non è senza inconvenienti: si crea cosi la possibilità di vaste crisi di disoccupazione degli strati mediintellet: 5me avviene di tatt Da notare che 1 elabori. ^ realtà concreta non avviene su un terreno democratico astratto, ma secondo processi storici tradizionali molto concreti. Si sono formati dei ceti che tradizionalmente «producono » intellettuali e sono quelli stessi che di solito sono specializzati nel «risparmio», cioè la piccola e media borghesia terriera e alcuni strati della piccola e media borghesia cittadina. La diversa distribuzione dei diversi tipi di scuole (glas^ siche e professionali) nel territorio « economico » e le diver^ se aspirazioni delle varie categorie di questi ceti determinano o danno forma alla produzione dei diversi rami di specializzazione intellettuale. Cosi in Italia la borghesia rurale produce specialmente funzionari statali e professionisti liberi, mentre la borghesia cittadina produce tecnici per l’in- dustria: e perciò l’Italia settentrionale produce specialmente tecnici e l’Italia meridionale specialmente funzionari e professionisti. Il rapporto tra gli intellettuali e il mondo della produzione non è immediato, come avviene per i gruppi sociali fondamentali, ma è «mediato», in diverso grado, da tutto ü tessuto sociale, dal complesso delle superstrutture, di cui

li intellettuali sono i « funzionari ».^STpotre

misurareT«organicità» dei diversi strati intellettuali, la loro più o meno stretta connessione con un gruppo sociale fondamentale, fissando una gradazione delle funzioni e delle soprastrutture dal basso in alto (dalla base strutturale in su). Si possono, per ora, fissare due grandi «piani» superstrutturali, quello che si può chiamare della «società civile», cioè deirinsieme di organismi volgarmente detti «privati» e quello della «società politica o Stato» e che corrispondono alla funzione di « egemonia » che il gruppo dominante esercita in tutta la società e a quello di «dominio diretto» o di comando che si esprime nello Stato e nel gover-